Riconoscere l'alterità significa affacciarsi alla sua soglia con atteggiamento umile, rispettare i suoi vincoli vuol dire porsi in ascolto, usare prudenza, venire in pace, porgere la mano. Percepire la soglia significa individuare un'alterità, sapere che in quel momento l’Hermes che alberga in noi deve chiedere permesso a Héstia, dea della soglia, dell'ingresso, punto di congiunzione e di passaggio tra due mondi.
Roberto Marchesini - Il concetto di soglia

Cosa faccio

Mi occupo professionalmente di relazione uomo-animale ormai da qualche anno.
A dire il vero, come dico sempre, se potessi sfregare ora la lampada di Aladino e chiedergli la realizzazione di un sogno, gli chiederei di trascorrere il resto dei miei giorni come un'eremita, ad osservare gli animali, i gatti in particolare, analizzarli, valutarli, raccogliere dati su di loro, studiarli e conoscerli sempre meglio. I gatti sono il centro del mio mondo percettivo.
Gli strani percorsi della vita, invece, mi hanno portato ad occuparmi soprattutto del modo con cui gli umani li vivono e, dunque, la relazione tra loro è diventata il fulcro del mio lavoro.

Come lo faccio

Un tempo avrei detto che il mio lavoro consiste nell'aiutare le persone a risolvere i problemi comportamentali dei gatti, come se ad essere o a creare un problema fossero sempre e solo loro. Oggi ho superato, emancipato ed approfondito questa visione e penso a me stessa come una persona che mette il proprio lavoro, le proprie competenze e la propria esperienza al servizio di una (ri)scoperta reciproca che persona umana e persona animale possono fare di loro stessi e del loro modo di pensarsi insieme. E questo viaggio può avvenire a molti livelli: a volte si tratta di sciogliere solo piccoli nodi, piccole incomprensioni familiari, altre volte il mio intervento può segnare l'inizio di un percorso di cui cerco di fornire le coordinate per non perdersi e non disperdersi.
Questo lavoro mi ha insegnato ad ascoltare, non solo gli animali ma anche le persone. E mi ha insegnato che nessuno è il centro, se non di se stesso e, dunque, che ogni essere vivente nasce libero, al di là di qualunque catena, fisica o mentale.

Perché lo faccio

Vivo nella convinzione che i gatti, se ascoltati, se accolti nella loro reale essenza, siano in grado di insegnarci tanto su noi stessi e sulla nostra esistenza. Ci forniscono un'occasione irripetibile per recuperare il senso del dialogo, del contatto con l'Altro, per arricchirci e per arricchirli in uno scambio paritario e continuo in cui ciascuno possa sentirsi libero di essere entro il confine permesso dall'altro. Ma per fare questo è necessario percepire la soglia, stando in ascolto, usando prudenza, venendo in pace, porgendo la mano e in apertura. Questa è la mia missione. Insegnarti a percepire la soglia, senza paura di attraversarla e trattenendo l'impeto di violarla.