Gatti sui libri
Ho deciso di lanciare nelle prossime settimane (o magari mesi?) un piccolo progetto online a cui penso da un sacco di tempo.
L'idea è di coniugare le mie conoscenze delle dinamiche di relazione uomo-gatto e del comportamento del gatto in generale, con la passione per i libri, in particolare gli albi illustrati.
La nascita di mia figlia mi ha aperto a questo ambito della narrativa che mi era praticamente sconosciuto o, come tanti, credevo andasse relegato sotto la voce letteratura per l'infanzia. Invece, ho scoperto opere meravigliose, adatte a tutte le età, in grado di far riflettere, pensare, emozionarsi, arrabbiarsi, saltare sulla sedia o semplicemente coccolarsi.
Durante gli ultimi quattro anni sono passata da una lettura all'altra combinandola con la mia curiosità per tutto ciò che coinvolgesse il mondo dei gatti o, in qualche modo, lo raccontasse. Alcuni libri li ho amati alla follia, altri meno ma tutti mi hanno dato modo di riflettere su come noi esseri umani vediamo, pensiamo e raccontiamo questi nostri compagni di vita. Così ho deciso di promuovere una sorta di progetto, percorso, iniziativa, chiametelocomevipare per me è Gatti sui libri, in cui settimanalmente vi presenterò un libro che ha per protagonista un gatto o che è fortemente legato a questo animale, con l'obiettivo di farne un'analisi su un piano zoo-antropologico. Cercherò cioè di mettere in evidenza quali siano gli aspetti della relazione uomo-gatto e del comportamento del gatto, in generale, che l'opera riesce a cogliere e sui quali può farci riflettere o anche solo emozionare. Ci tengo a sottolineare gli intenti dell'idea: le mie non saranno recensioni letterarie, non ne sarei in grado e comunque non è il mio mestiere. Il mio intento è molto più umile e circoscritto, ovvero aprire un libro e capire cosa sa raccontarci di autentico sui gatti, sul loro mondo, sulle loro emozioni e sul loro modo di entrare in relazione con noi, ma anche cosa il racconto dice di noi come specie che coi gatti convive. Se volete, sarà un po' come osservarli attraverso la lente dell'autore che di volta in volta vi proporrò, senza discutere il valore letterario dell'opera, quanto quello più strettamente zoo-antropologico. Ogni volta che potrò, vi fornirò comunque link e riferimenti per approfondire la conoscenza dell'opera da un punto di vista più tecnico. Partiamo la prossima settimana ma vi invito già da ora a segnalarmi eventuali libri - meglio se albi illustrati, almeno per ora - che ritenete interessanti per un'analisi del genere, così che possiate darmi una mano a costruire una sorta di "biblioteca del gattofilo", utile sia ai genitori che vogliano avvicinare i bambini a questo animale offrendogliene un'immagine autentica da un punto di vista biologico e comportamentale, sia agli adulti che sui gatti non smetterebbero mai di leggere pur senza rinunciare a sognare. Buona lettura!
Durante gli ultimi quattro anni sono passata da una lettura all'altra combinandola con la mia curiosità per tutto ciò che coinvolgesse il mondo dei gatti o, in qualche modo, lo raccontasse. Alcuni libri li ho amati alla follia, altri meno ma tutti mi hanno dato modo di riflettere su come noi esseri umani vediamo, pensiamo e raccontiamo questi nostri compagni di vita. Così ho deciso di promuovere una sorta di progetto, percorso, iniziativa, chiametelocomevipare per me è Gatti sui libri, in cui settimanalmente vi presenterò un libro che ha per protagonista un gatto o che è fortemente legato a questo animale, con l'obiettivo di farne un'analisi su un piano zoo-antropologico. Cercherò cioè di mettere in evidenza quali siano gli aspetti della relazione uomo-gatto e del comportamento del gatto, in generale, che l'opera riesce a cogliere e sui quali può farci riflettere o anche solo emozionare. Ci tengo a sottolineare gli intenti dell'idea: le mie non saranno recensioni letterarie, non ne sarei in grado e comunque non è il mio mestiere. Il mio intento è molto più umile e circoscritto, ovvero aprire un libro e capire cosa sa raccontarci di autentico sui gatti, sul loro mondo, sulle loro emozioni e sul loro modo di entrare in relazione con noi, ma anche cosa il racconto dice di noi come specie che coi gatti convive. Se volete, sarà un po' come osservarli attraverso la lente dell'autore che di volta in volta vi proporrò, senza discutere il valore letterario dell'opera, quanto quello più strettamente zoo-antropologico. Ogni volta che potrò, vi fornirò comunque link e riferimenti per approfondire la conoscenza dell'opera da un punto di vista più tecnico. Partiamo la prossima settimana ma vi invito già da ora a segnalarmi eventuali libri - meglio se albi illustrati, almeno per ora - che ritenete interessanti per un'analisi del genere, così che possiate darmi una mano a costruire una sorta di "biblioteca del gattofilo", utile sia ai genitori che vogliano avvicinare i bambini a questo animale offrendogliene un'immagine autentica da un punto di vista biologico e comportamentale, sia agli adulti che sui gatti non smetterebbero mai di leggere pur senza rinunciare a sognare. Buona lettura!